La Costiera della Transizione ecologica nella Settimana per l’Educazione alla Sostenibilità

29 Novembre 2021 at 20:49

La Costiera della Transizione ecologica” è stato il titolo dell’incontro organizzato dal Club per l’Unesco di Amalfi e inserito nella Settimana per l’Educazione alla Sostenibilità che promuove ogni anno l’Unesco.

Insieme ad Italia Nostra Salerno, Comitato Tuteliamo la Costiera amalfitana, Posidonia e il Centro di Cultura e Storia amalfitana, domenica 28 novembre 2021, sulla piattaforma StreamYard e sul sito giornalistico www.positanonews.it (e i relativi canali social), l’evento in diretta streaming, ha puntato i riflettori sulla “Rivoluzione ecologica: il tempo è adesso, il futuro è adesso”, tema scelto per questa edizione dal Comitato per l’Educazione alla Sostenibilità Agenda 2030 della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.

Una manifestazione che mira a diffondere conoscenze e comportamenti virtuosi, a supporto della strategia 2030 che impone tutti a una “capacità d’azione” e ad una rivoluzione anche culturale, senza la quale la transizione ecologica rischia di fallire.

Ma la Costiera amalfitana come si sta preparando alla sfida di guardare al futuro, dove ci si chiede di fare scelte importanti che dovranno portare il territorio verso la sostenibilità ambientale? Questa è stata la domanda principale a cui si è tentato di rispondere.

Questo incontro in diretta streaming – ha spiegato Maria Rosaria Sannino, presidente del Club per l’Unesco di Amalfi – vuole essere un’anteprima di un incontro pubblico che si svolgerà nei prossimi mesi ed al quale saranno invitate tutte le amministrazioni comunali della Costiera amalfitana. Le associazioni del territorio sono soggetti portatori di interessi pubblici, e come tali devono essere messi nella condizione di poter conoscere tutti i progetti che riguardano il futuro dell’area. Essere promotori di un cambiamento e allo stesso tempo guardiani”.

E così i temi di questa “anteprima” sono stati: dall’occasione offerta dal PNRR con Secondo Squizzato, componente del direttivo del Club per l’Unesco di Amalfi, a Gioacchino Di Martino, rappresentante del Comitato Tuteliamo la Costiera amalfitana, che ha puntato l’attenzione sulle “ipotesi di futuro” per il territorio: “Nubi minacciose oscurano l’orizzonte del nostro territorio – ha affermato Di Martino – Lampi di genio e torrenziali piogge di soldi potrebbero causare danni irreversibili alle caratteristiche uniche di una realtà che appartiene all’Umanitá”.

Raffaella Di Leo, presidente di Italia Nostra Salerno, ha fatto riflettere sulle “azioni per la riconversione che dovrebbero essere definite partendo da un’ottica dell’organizzazione sociale ed economica alternativa a quella dominante, dichiaratamente neoliberista. In costiera quindi no a gallerie, parcheggi, maxi depuratori, incrementi edilizi, ma uso di auto private solo ai residenti, incremento di mezzi pubblici elettrici, restauro dei muri a secco, pulizia e controllo dei corsi d’acqua e dei boschi, locali e non invadenti sistemi di depurazione delle acque e di produzione di energia elettrica: esempio virtuoso il restauro e l’attivazione della vecchia centrale idroelettrica a monte di Amalfi”.

E in tutto ciò, quale turismo è ipotizzabile nel futuro in un territorio Patrimonio Unesco come la Costiera amalfitana?E’ stata l’associazione Posidonia, con il portavoce Michele Cinque, a ricordare come “la transizione ecologica richiede un nuovo modello di vita e di turismo. Così come la viabilità e il traffico che dovrebbero essere rimodulati puntando su benessere e sicurezza. Troppi incidenti mortali sono accaduti in questi anni e ci avrebbero dovuto imporre scelte drastiche, ma nulla è mai stato fatto”.

Il video integrale su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=VKqGJZFezK8