Costiera amalfitana, iniziative sul “dopo incendi”, incontro ad Amalfi tra le associazioni
Il Club per l’Unesco di Amalfi sarà presente all’incontro indetto dal Centro di Cultura e Storia amalfitana con le associazioni e cittadini della Costiera amalfitana, per il giorno 11 settembre 2017 (ore 17), presso la Biblioteca comunale di Amalfi, per discutere sulle iniziative da prendere e da suggerire alle istituzioni e alle autorità competenti sull’aggravarsi del dissesto idrogeologico in conseguenza del dopo-incendi.
Si legge nell’invito, a firma di Ermelinda Di Lieto, presidente del Centro di Cultura e Storia Amalfitana “Il Centro di Cultura e Storia Amalfitana segue con profonda preoccupazione il drammatico aggravamento del fenomeno degli incendi boschivi che, in questa estate particolarmente calda e asciutta oltre a devastare estese aree del centro-sud Italia, minacciano di sconvolgere in modo irreversibile l’assetto paesaggistico e naturale della Costiera amalfitana. Per far sentire la nostra voce su fatti così gravi e valutare proposte e iniziative da assumere direttamente e da suggerire ad istituzioni ed autorità competenti del settore è il caso di incontrarci il giorno 11 settembre 2017, ore 17 presso la sede del Centro di Cultura e storia amalfitana supportico S.Andrea, 3 Biblioteca comunale di Amalfi”.
Il Club per l’Unesco di Amalfi, il 17 luglio, sulla propria pagina Facebook scriveva:
“Ci piacerebbe poter condividere solo immagini che raccontano di come gli abitanti della Costiera amalfitana e i suoi estimatori stiano conservando intatto alle nuove generazioni questo territorio, riconosciuto non a caso un ‘Patrimonio dell’Umanita’. Ed invece questa volta mostriamo cosa gli uomini sono capaci di fare mettendo a rischio anche l’incolumità dei cittadini e dei tanti turisti che vengono qui non certo per ammirare questo ‘spettacolo’.
Da giorni e su diversi fronti (da Vietri sul Mare a Positano) stanno andando in fumo ettari di macchia mediterranea, simbolo anche della biodiversità locale. È un colpo al cuore vedere come intere aree verdi siano ridotte in cenere. Assistere impotenti alla violenza di chi pensa di fare ‘business’ sull’emergenza, sul rimboschimento e sulla messa in sicurezza dei costoni rocciosi. Nessun territorio merita tutto ciò. Ringraziamo chi si sta prodigando nello spegnimento (i nuclei di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, i volontari). Crediamo però che andrebbe fatta prevenzione e manutenzione del territorio durante tutto l’anno. Cosa che non avviene. O che avviene in parte, e solo grazie a chi (soprattutto contadini) ancora oggi tengono cura dei terrazzamenti e delle aree boschive. Con grande difficoltà e nella più assoluta solitudine”.