Una “Passeggiata Patrimoniale“ nella Riserva Naturale della Valle delle Ferriere

17 Settembre 2018 at 15:57

La Woodwardia radicans che si trova nella Riserva Naturale della Valle delle Ferriere

Il 22 settembre 2018 si svolgono in Italia diverse iniziative nell’ambito della “Passeggiata Patrimoniale del Consiglio d’Europa” e delle Giornate Europee del Patrimonio del Mibact.

Il Club per l’Unesco di Amalfi con il Centro di Cultura e Storia Amalfitana hanno organizzato una visita guidata con i carabinieri forestali della stazione di Agerola.

Partenza ore 9 da Amalfi (presso la fermata degli autobus), oppure da Pontone (comune di Scala) alle ore 9,30. La Riserva Naturale della Valle delle Ferriere (a cui per accedere occorre una autorizzazione) si trova alle spalle di Amalfi, in territorio del comune di Scala. E attraversata dal fiume Canneto o Chiarito, cui si deve la sua origine, la valle appare come un lungo canyon su cui incombono alte pareti di roccia.

              La parte più bassa della valle, appartenente ad Amalfi, è denominata Valle dei Mulini, perché sino dagli anni intorno al Mille, si trovavano nella zona numerosi mulini che funzionavano utilizzando l’acqua del torrente. Successivamente i mulini furono sostituiti da cartiere, nel 700 se ne contavano ben 13, alcune delle quali sono rimaste in funzione fino al primo dopoguerra. Tuttora le strutture, per lo più ancora ben conservate, consentono di ripercorre idealmente il processo che portava alla produzione dei vari tipi di carta, tra cui famosa era quella “ bambagina”.

              Da qui ha inizio la nostra visita alla Valle delle Ferriere, così chiamata per la presenza di una (per la verità qualche studioso ne ipotizza un numero maggiore) fabbrica che continuò a produrre ferro fino al 1800 circa. Il ferro veniva prodotto all’uso catalano mediante ruote idrauliche e trombe idroeoliche; i minerali utilizzati provenivano dall’isola d’Elba, da Ischia (sabbia nera) e da altre zone costiere della Campania. Esso veniva ridotto in “verzelle” sbarre sottili che venivano trasformate poi in chiodi (centrelle) nella vicina Pogerola o veniva fornito come materiale per le fucine dei fabbri locali.

              

Superati i ruderi della Ferriera continuiamo a costeggiare le limpide e fresche acque del Canneto, che ora scorre tumultuoso dando vita a cascate e piccole rapide ora forma limpide e profonde pozze. Giungiamo così, dopo aver superato, con la necessaria autorizzazione, la recinzione metallica, nella parte più interna della valle, nella quale l’ambiente naturale si presenta più affascinante ed intatto. Nella valle, infatti, il particolare microclima, esente in tutte le stagioni da forti escursioni termiche, l’umidità costante e la ricchezza di acqua hanno consentito la sopravvivenza di specie vegetali risalenti al Terziario: la Woodwardia radicans, grande felce dal verde intenso, rappresenta l’essenza più preziosa in considerazione della sua estrema rarità in tutto il continente europeo. Di grande interesse sono poi altre felci come Pteris Cretica e Pteris Vittata e la piccola pianta carnivora Pinguicola Hirtiflora (cd. erba unta amalfitana) tutte immerse in uno scenario vegetale assolutamente eccezionale, anch’esso beneficiario delle condizioni climatiche favorevoli della valle. Le ricchezza della fauna è corrispondente alla grande varietà del paesaggio vegetale, ricordiamo solo che, tra l’altro, è accertata nella valle la presenza della Lontra uno dei più rari e minacciati mammiferi del nostro paese.

       La Valle  è dal 1972 è un’area protetta- Riserva Naturale Orientata. E come tale, così come ogni altro luogo, ha bisogno di essere rispettata e tutelata. 

                                   

Cosa indossare?

Un abbigliamento sportivo- scarpe da trekking, binocolo e macchina fotografica.

Si consiglia inoltre di portare acqua potabile e comunque una bottiglia o altro contenitore, frutta o altri viveri in previsione della possibilità di un rapido spuntino.